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Flavia Cosma - poeta, scriitoare si traducatoare romana stabilita in Canada



Flavia Cosma - poeta, scriitoare si traducatoare romana stabilita in Canada


Noutǎti din Canada

In vara anului 2009 am avut bucuria de a realiza un vis mai vechi si anume, am inaugurat in incantǎtoarea statiune de vacantǎ Val David, Quebec, Canada, o Resedintǎ Internationalǎ pentru Scriitori si Artisti.

Val David este o localitate situatǎ la 75 km de Montreal si la 50 km distantǎ de Mount Tremblant, statiunea de ski internationalǎ cu cele mai lungi piste de ski din lume.

In calitate de poetǎ, scriitoare si traducǎtoare, autoare a 23 cǎrti dintre care 17 de poezie, am avut ocazia sǎ vizitez si alte case de creatie din Europa, Statele Unite si America de Sud, si pot sǎ declar cu mandrie cǎ Resedinta Internationalǎ din Val David se inscrie printre cele mai bune in ceea ce priveste atmosfera si conditiile de creatie. Este un loc ideal pentru dezvoltare de noi proiecte artistice.

Poeta a tinut sa faca o precizare: " Resedinta de la Val David nu este o scoala, ci mai degraba o casa de creatie, unde scriitori si artisti plastici de toate varstele sunt invitati sa-si desavarseasca proiectele, sau sa inceapa unele noi, in atmosfera calma si imbietoare a micului orasel Val David. O precizare: Val David este cunoscut in Canada ca un loc frecventat de multi poeti, scriitori si artisti plastici din Canada si nu numai. In anul 2009 i s-a decernat marele premiu pentru cea mai frumoasa destinatie turistica din Quebec.


Resedinta oferǎ fiecǎrui participant posibilitatea de a-si utiliza si programa timpul dupǎ necesitǎti, departe de cerintele vietii de zi cu zi. Aici scriitorii si artistii se pot intalni, trǎi si crea intr-o comunitate multiculturalǎ, generatoare de noi idei si concepte cultural-artistice. Pentru promovarea operelor scriitorilor si artistilor rezidenti, Casa de Creatie Val David organizeazǎ recitaluri de poezie, lecturi si expozitii de artǎ.

Intr-un viitor apropiat ne propunem sǎ publicǎm o revistǎ culturalǎ incluzand lucrǎri ale participantilor la resedintǎ.

O nota deosebitǎ o constitue bursa Jean Tǎranu, bursǎ infiintatǎ in memoria doctorului si scriitorului Jean Tǎranu, (1921-2009), presedinte si membru fondator al Asociatiei Romanilor din Canada si a Campului Romanesc de la Val David. Admiterea la aceste burse se face pe baza realizǎrilor literare-artistice ale aplicantilor, de cǎtre un juriu constituit din personalitǎti scriitoricesti si artistice. Criteriul de admitere este excelenta in domeniul respectiv de activitate. Nu se acceptǎ discriminǎri pe bazǎ de rasǎ, religie, sex, varstǎ sau conditie fizicǎ.




Flavia Cosma - International Affairs Chair - The League of Canadian Poets

Directoare-The International Writers' and Artists' Residency-- Val David, Quebec, Canada




Departe de tara, tindem sa ne pierdem in infinit. Suntem dezorientati. Nu stim unde si carei natii mai apartinem. Un sentiment normal, spun sociologii, dar care nu iti da pace. Devenim mai sensibili. Cand, din intamplare pe strada auzi Romania,  ori vezi cu tricolorul ori la diferite ocazii se intoneaza imnul national un sentiment de regret te incearca. In toata aceasta lupta, cu noi si societatea in care trebuie sa ne adaptam, in minte ne raman traditiile, obiceiurile si limba. Le cultivam ori intretinem daca avem mediul necesar pentru asta. Iar daca nu il avem si nici timpul nu ne permite atunci, cu usurinta, putem fi considerati niste romani dezorientati, abandonati de valurile vietii prin grele strainataturi.

In acest scop - nobil comunitatile de romani au (or ar trebui sa aiba) rol important. Si ma refer la romani, la cei organizati ori nu oficial, nu are importanta. Important este cat simte fiecare, ce simte si cum o poate transmite pentru pastrarea traditiilor, obiceiurile, limbii si culturii romanesti.


Sbuffanti e ansimanti bussano alla porta.

'Ma perchè non avete preso l'ascensore?'

'Eh, eh, come l'abbiamo visto volevamo prenderlo, ma

s'è messo in moto e non abbiamo fatto più in tempo'



'Signore, ho l'onore di chiedere la mano di sua figlia.'

'Ma ha già visto mia moglie?'

'Sissignore, ma preferisco sempre sua figlia.'



Una signora chiede ad un mendicante che reca un vistoso

cartello con su scritto cieco:

'Ma come! Voi dite di essere cieco e poi leggete il giornale?'

'Oh no, signora, non lo leggo mica: guardo soltanto le figure!'



'Dottore, ieri ho fatto venticinque starnuti, lei cosa mi dice?'

'Salute, signora.'



'Nipote mio' dice un malato grave 'ti ho sempre voluto bene.

Ci siamo sempre capiti. Per questo ti nomino mio unico

erede Tutti i miei miliardi saranno tuoi!'

'Oh, zietto mio! Ti ringrazio! Oh, zietto! Oh, zietto mio,

se potessi fare qualcosa per te!'

'Puoi, caro, puoi. Togli il piede da sopra il tubo dell'ossigeno'



In ufficio. 'Se il principale non ritira quello che ha detto,

da domani non vengo più al lavoro.'

'Cosa ti ha detto?'

'Che sono licenziato!'



Prima di estrargli la costola per fare la donna, Dio diede

un sonnifero ad Adamo, dicendogli:

'Dormi, figlio mio, sarà l'ultima volta che potrai dormire senza pensieri.'



In carcere. Due nuovi carcerati si incontrano nella cella

che dovranno dividere:

'Quanti anni hai beccato?'

'Quindici e tu?'

'Dieci.'

'Allora dormi tu vicino alla porta, sei il primo a uscire.'



'Scusi signore, per favore mi cambia 10.000 lire, con

undici biglietti da mille?'

'Vorrà dire con dieci biglietti da mille.'

'E no! con undici, se no che favore è, scusi!'



In carcere. 'Cosa ne pensi del nudismo?'

'Io sono contrario.'

'Perchè?'

'Faccio il borsaiolo.'



In ospedale. 'Come mai è così conciato, cosa le è successo?'

'Ho rifiutato di comprare l'auto a mia moglie. E lei,

come mai è così conciato?'

'Io gliel'ho comprata.'



Per telefono. 'Pronto, commissario, due giorni fa ho

denunciato la scomparsa di mia moglie.'

'Sì?'

'Vorrei pregarvi di abbandonare le ricerche.'

'L'ha ritrovata?'

'No, ho riflettuto.'



Fra sposini. 'Caro presto saremo in tre.'

'Davvero? E quando?'

'Domani mattina alle 6 devi andare

in stazione a prendere mia madre.'



Una zanzara rivolta a una sua amica:

'Oh, ma che gusto ci troveranno gli uomini

a prendersi a schiaffoni durante la notte?!'



Fra amici. 'Sono due giorni che non parlo con mia moglie.'

'Avete litigato?'

'No, non voglio interromperla.'



Al bar entra un militare e ordina:

'Una bottiglia di cognac prima della battaglia!'

'Quale battaglia?'

'Quella che scoppierà fra me e lei quando dovrò pagare,

perchè non ho una lira!'



'Pronto, parlo col direttore del circo?'

'Sì, dica.'

'Senta, io avrei un numero eccezionale; pensi: suono il

violino, gioco a poker e racconto barzellette agli spettatori'

'E lei me lo chiama numero eccezionale?'

'Ah, mi ero dimenticato di dirle che sono un cane lupo!'

'Scusi, quanto costa quel cappotto?'

'100.000 lire.'

'E senza maniche?'

'Ma scusi, che se ne fa di un cappotto senza maniche?'

'Quando ho sentito il prezzo mi sono cadute le braccia!'



'Scusi, quanto costa quell'ombrello?'

'Tremila lire.'

'E per meno cosa posso prendere?'

'La pioggia, signora.'



'Sapete quando finisce la luna di miele?'

'No.'

'Quando lo sposino dice alla sposina: 'Oh, stasera

vediamo il rischiatutto!.'



Due amici a teatro. 'Quante belle donne in passerella!'

'Puàh!'

'Come puàh, guarda quella bionda.'

'Puàh!'

'E quella bruna'

'Puàh!'

'Uhei Giovanni, ti porto a vedere la più bella rivista

dell'anno con le più belle donne che ci siano

e tu non fai che dire: <Puàh>.'

'No, no, io pensavo a mia moglie!'



A scuola: 'Ditemi quattro animali che appartengono

alla famiglia dei gatti.'

'Mio padre, mia madre e i miei due gatti, signor maestro'

risponde Brambilla.



A scuola. 'Brambilla, dove vivevano i Galli?'

'Nel pollaio, signor maestro!'



Durante uno spettacolo di varietà un prestigiatore fa

salire in palcoscenico un bambino che sta in prima fila.

'Ed ora, bel bambino, vuoi dire ai signori che è

la prima volta che ci vediamo?'

'Sì, papà.'



1800 Avanti Cristo.

Non c'è?

Beh, avanti un altro.


Ero ubriaco, porco boia, ieri sera, ero in un night, a un

certo momento ho visto che su una porta c'era scritto

'donne', porco boia ho detto, è fatta. Sono entrato,

era un cesso.



Fra amici. 'Come mai hai rotto il fidanzamento

con la professoressa?'

'Per forza, ogni volta che arrivavo in ritardo voleva

la giustificazione dei miei genitori.'



Al commissariato. 'Commissario, ho perso il portafogli.'

'Facciamo la denuncia.'

'No, no commissario.'

'Perchè?'

'Perchè il portafogli l'ha trovato mio nipote.'

'E allora?'

'Vorrei che ritrovaste mio nipote.'



Un onorevole, conosciuto per la sua sbruffoneria, incontra

un collega alla Camera.

'Ieri sono stato ricevuto dal papa in udienza personale.

E' stato molto gentile con me, mi ha intrattenuto

per quasi due ore e'

'Lo so' interrompe l'altro 'mi ha telefonato lui stesso,

subito dopo, raccontandomi tutto.'



Il padre legge sul giornale l'annuncio dell'imminente visita

di un capo di stato straniero.

'L'illustre ospite sarà accolto dai tradizionali ventun colpi di cannone'

Il figlio di sei anni che ha ascoltato interessato, riflette un pò e poi esclama:

'Scusa, papà, ma se riescono a centrarlo al primo colpo,

gli sparano lo stesso gli altri venti colpi?'



A tarda notte un tizio bussa disperatamente alla porta

di un medico:

'Dottore, dottore!'

'Che c'è? Perchè mi disturba a quest'ora?'

'Un cane mi ha morsicato.'

'Beh! Ma non lo sa che io ricevo dalle 10 alle 16?'

'Io sì, ma il cane non lo sapeva.'



A Mosca un vecchio s'inginocchia davanti a un'icone. Un

capo comunista si ferma e gli dice:

'Tu preghi, vecchio?'

'Sì, io prego.'

'Preghi per noi, vero?'

'Certamente.'

'Ma tu preghi ora per noi, come in altri tempi pregavi per lo zar!'

'E' così.'

'E, dimmi, hai ottenuto qualcosa?'

'Direi di sì; l'hanno ammazzato!'



Un vecchietto va dal medico:

'Allora nonnino, come sono andate le supposte

che le ho dato?'

'Non le ho potute prendere: avevano un sapore

troppo cattivo.'



Un impiegato al principale:

'Scusi, perchè stamattina mi ha raddoppiato lo stipendio

e adesso mi licenzia?'

'Perchè così avrà più rimpianti.'



Una signora è al primo volo. Si siede al suo posto, vicino

all'oblò, poi, volgendosi al vicino, dice:

'Guardate quanta gente laggiù! Sembrano formiche,vero?'

'Signò, so' formiche: ancora non abbiamo decollato!'



Fra amici. 'Taci, ho un mal di denti, un mal di denti

che non ci vedo!'

'Io ho un vantaggio su di te, quando ho il mal di denti,

vado a casa mia moglie mi fa una cosina e mi passa subito.'

'E' in casa tua moglie adesso?'



Uno scozzese entra in un negozio:

'Vorrei un attaccapanni a buon mercato.'

'Questo costa 10.000 lire.'

'E per meno cosa mi può dare?'

'Un chiodo, signore.'



Fra amici. 'Scommettiamo  10.000 lire che non indovini

perchè ti sono venuto a trovare?'

'Sicuramente per chiedermi soldi.'

'E invece no, sono venuto a salutarti e a vedere come stavi.

hai visto? Hai perso la scommessa, dammi le 10.000 lire.'



Una bambina piange:

'Signora, mi faccia la carità di 200 lire. Devo raggiungere

la mia famiglia!'

'Ma certo cara. Eccole. Dov'è la tua famiglia?'

'Al cinema, signora.'



'Pierino! Ti avevo detto di scrivere cinquanta volte la

frase: non so contare fino a cinquanta! Perchè non

l'hai fatto?'

'Perchè non so contare fino a cinquanta.'



Bambini d'oggi. 'Chi è il primo della tua classe?'

'Peppino.'

'E il primo in italiano?'

'Federico.'

'E in storia?'

'Giovannino.'

'E tu?'

'Io sono il primo ad alzarmi quando suona la campana.'



Altro bambino. 'Vorrei un chilo di latte.'

'Ma il latte non si misura a chili, carino'.

'Ah già. Me ne dia un metro.'



'Io sono un buon cacciatore' dice un tale all'amico.

'Ma con le lepri non ce la faccio! Oh, non ne prendo

mai una E sai perchè? Perchè quelle maledette corrono

sempre a zig-zag Non ci crederai, quando io sparo nello

zig, loro sono nello zag, quando sparo nello zag, loro sono nello zig'



Al cinema. 'Scusi, è a lei che ho pestato

un piede uscendo?'

'Sì, signora.'

'Sì, grazie! Vieni Peppino, è questa la nostra fila.'



Un impiegato rientra in ufficio dopo due giorni di

assenza con la testa tutta fasciata.

'Cos'è successo?'

'Sono stato operato d'urgenza d'appendicite.'

'E la testa?'

'Sono caduto dal tavolo operatorio.'



La madre di quattro ragazzini indiavolati al medico

venuto a visitarla:

'La prego dottore. Niente medicine miracolose. Questo

è il primo riposo che mi prendo da dieci anni a questa parte.'



'Dottore, sento dei dolori, delle fitte nella gamba destra.'

'Non è niente, è l'età!'

'Non credo dottore: la gamba sinistra ha la stessa età

della destra eppure non mi dà nessun fastidio!'



Due bambini passano davanti a una chiesa dove si sta

celebrando un matrimonio. Il solito Pierino:

'Ti vuoi divertire?'

'Sì.'

'Adesso faccio uno scherzo allo sposo.'

'Che scherzo gli fai?'

'Adesso vado dallo sposo e gli dico: Ciao, papà!'



Fra amici. 'Come mai sei così triste?'

'Pensa, mia moglie è caduta dal quinto piano.'

'Ma tu non hai fatto niente?'

'Sì, sono sceso al quarto, ma era già passata.'



Sai qual'è il colmo per un subacqueo?

Avere la testa fra le nuvole.



E il colmo per un naufrago?

Essere in mezzo al mare e avere il morale a terra.


Un giornalista a un senatore:

'A volte ho l'impressione che l'uomo politico moderno

abbia preso come modello Cristoforo Colombo.'

'Perchè proprio Cristoforo Colombo?' si meravigliò

il senatore.

'Perchè non sapeva dove andava, non sapeva dov'era

quando arrivò e ha fatto tutto ciò con i soldi altrui.'



Al circo fra domatori. 'Ma tu una volta non facevi il

domatore di pulci? Come mai adesso fai il domatore

di elefanti?'

'Cosa vuoi, mi si è indebolita la vista.'


Un campione sportivo all'ospedale:

'Dottore quanto ho di febbre?'

'40 e 7.'

'Urca che bello, sono quasi vicino al record mondiale.'



Il capufficio all'impiegato:

'Bertarelli, lei al mattino è sempre l'ultimo ad arrivare

e come mai la sera è il primo ad andarsene?'

'Beh, insomma, si può mica sempre arrivare in ritardo.'

In treno. 'Mio figlio non paga il biglietto.'

'Perchè è sotto il metro?'

'No, è sotto il sedile.'



Due topi fuori da un teatro. 'Allora andiamo a teatro?'

'Ma no.'

'Perchè?'

'Ma dentro son quattro gatti.'



Un funzionario ministeriale, chiamato a far parte di una

giuria, si presenta al giudice per chiedere di essere esonerato

a causa del suo impiego. 'C'è molto da fare in questo periodo'

dice al giudice ' e proprio non posso mancare.'

'Dunque voi siete uno di quegli uomini che credono che

l'ufficio non possa andare avanti senza di loro, eh?, chiede il giudice.

'Oh no, so benissimo che possono fare a meno di me,

ma non voglio che se ne accorgano!'



Un signore entra dal calzolaio:

'Vorrei vedere un paio di scarpe.'

'Di che colore, signore?'

'Beh, tutte e due dello stesso!!!'



'Senta, direttore. Segua il mio ragionamento. Se proprio,

come dice, non può aumentarmi lo stipendio allora,

non so, me lo dia più spesso!'



Un piccolo millepiedi, rivolto alla sua mamma:

'Mammina, mi fa male un piedino'

'Quale tesorino?'

'Non lo so, so contare solo fino a dieci'



Fra ladri. 'Stai attento, a quello lì davanti a noi; anche

se è in borghese è un poliziotto!'

'Come lo sai?'

'Gli ho rubato il portafogli.'



Il maestro a un ragazzino:

'Monello, perchè hai dato un calcio nel ventre

al tuo compagno?'

'Perchè si è voltato di colpo, signor maestro.'












Scegliere le barzellette è difficile: quella sui grassi non la puoi raccontare, quella sui magri nemmeno, quella sui fascisti neanche, sui comunisti non ne parliamo, quelle sui preti, iddio mi perdoni, sulle donne lasciamo perdere, se incappi in una femminista poi non ti lascia in pace per tutta la sera. Quella sugli ubriachi non va bene perchè c'è il tizio che ti fa la predica appena hai il bicchiere in mano: 'Proprio lei racconta barzellette sugli ubriachi'

Se le racconti pulite, non fanno ridere nessuno; se le racconti spinte, spintarellone, sporcaccione, provochi immediatamente le reazioni e i commenti; sì, la ragazzina che dice: 'Ah, ah, è vecchia, l'ho già sentita in collegio'.

La signora un pochino più anziana che dice: 'Beh, in fondo non è poi tanto spinta', e la vecchia signora: 'Ah, ah, è capitato anche a me.'

Quelle sui matti non vanno, poveretti, in fondo sono più sani di noi, quelli savi sono loro, i matti siamo noi. Non parliamo delle barzellette sui negri, o di quelle sui terroni, al nord o sui 'polentun'

al sud, c'è sempre l'immigrato che si secca. Vanno ancora quelle sui tedeschi, ma sarà forse per l'accento o per la incredibile serietà che loro ci mettono in tutto, anche quando sono in vacanza.

A proposito, in Italia si sta male, siamo sporchi, c'è la rivoluzione, costa tutto troppo caro, si prende il colera, siamo dei ladri, tocchiamo le ragazze. Eppure, guardateli, eccoli lì, i tedeschi tutti sdraiati a prendere il sole: diventano rossi come aragoste, con quello che costano, ma loro possono permetterselo, col cambio favorevole. E tornano tutti gli anni, perchè hanno capito che si può girare tutto il mondo, ma bene come qui non staranno mai; credete a me, sono seri anche in questo.

Come si fa a ricordarsi le barzellette da raccontare, alla radio, o nelle mie serate, in giro per l'Italia? Beh, alcune le ho segnate in un taccuino, le ripasso alla sera prima di entrare in scena, altre le trovo sui giornali stranieri, è incredibile quanto siano comuni gli ingredienti dell'umorismo, tutto il mondo è paese, il cornuto fa ridere dappertutto, anche se non si può sempre raccontare la barzelletta del cornuto, perchè c'è sempre chi se la prende.

A volte diventa anche difficile, scarta scarta, non puoi raccontare proprio niente: e allora ti tocca stare attento ai discorsi della gente, la battuta ti viene quando meno te l'aspetti, bella, fresca, e fa anche ridere: basta un manifesto appeso a  un altro su un muro, e l'accostamento ti fa scattare la molla dell'umorismo. O un titolo su un giornale, ce ne sono di eccellenti, basta saperli leggere.




Rubate 2000 lampadine. Polizia brancola nel buio.



Una volta l'anzianità faceva grado, oggi fa vergogna!



Sapete qual'è la causa del divorzio?

Il matrimonio.



Io ho un amico così magro, così magro ma così magro che

il suo pigiama ha una sola riga.



Nella giungla. Il leone agli altri animali:

'Ragazzi, perchè stasera non invitiamo la jena, così ci

facciamo quattro risate?'

In manicomio, tutte le mattine c'è un matto che infila la

testa dentro un sacco e ride.

Una mattina il direttore lo vede:

'Che fai?'

'Mi faccio un sacco di risate.'



Due foche vedono un pinguino:

'Cosa prendi, bevi qualche cosa?'

'Perchè?'

'E' arrivato il cameriere.'



Alla dogana. 'Qualcosa da dichiarare?'

'Mezzo coniglio.'

'Vivo o morto?'



L'impiegato russo al mattino prende la bottiglia, la

riempie di vodka e va al lavoro.

L'impiegato francese la riempie di vino e va ala lavoro.

L'impiegato tedesco la riempie di birra e va al lavoro.

L'impiegato italiano la riempie di pipì e va alla mutua.



'Pensa che io ho uno zio così grasso che l'altro ieri

l'autoambulanza che l'è venuto a prendere per portarlo

in clinica per un'operazione, ha dovuto fare due viaggi!'



'Come si vede che ti sei sposato, Gigi! Hai sempre la

camicia perfettamente stirata!'

'Sì, è la prima cosa che mia moglie mi ha insegnato a fare.'



'Luigi! La nostra cameriera è caduta dalle scale e si è rotta una gamba!'

'Eh, ma stè cameriere! Rompono tutto, rompono!'



Il marito a letto con l'influenza. 'Cara, se morissi

proveresti un pò di dolore?'

'E sì, lo sai caro che piango per niente!'



Fra amiche. 'Finalmente ho trovato un uomo coi piedi ben saldi per terra.'

'Complimenti, e dimmi. come fa a togliersi i calzoni?'



Dal detective privato. 'Voglio che lei faccia sorvegliare

mia moglie 24 ore su 24.'

'Vuole accertarsi se la tradisce?'

'No, voglio sapere cosa ci trovano di buono.'

Tutti i giorni il medico della mutua fa le visite stando

in cortile. Chiama la moglie del paziente: 'Signora Pantazzo

come va suo marito?'

'Ha freddo ai piedi.'

'Gli metta una coperta, non ho tempo di salire oggi,

ho molte visite.'

L'indomani: 'Allora oggi come va il Pantazzo?'

'Ha caldo ai piedi.'

'Gli tolga la coperta, ci vediamo domani, oggi ho

troppe visite.'

Dopo sette giorni: 'Allora, signora Pantazzo, come va

suo marito?'

'E' morto.'

'Mi spiace, la scienza ha fatto tutto quello che poteva.'






Il solito Pierino rientra da scuola con un occhio nero.

'Cosa ti è successo?'

'Oggi ho imparato cos'è la lotta di classe.'



Durante la notte due ubriachi rientrano a casa con la macchina

e nel far manovra sfasciano il box, la portineria e

il muro di sostegno.

'Sstt, fai piano quando scendi, se no mia moglie si sveglia!'



Fra amici. 'Ho chiesto il divorzio da mia moglie.'

'Perchè, per caso ti tradisce?'

'No, non per caso, per abitudine.'



Fra amici. 'Io in casa ho due radio e due televisori, e tu?'

'A me basta mia moglie.'



Fra amici. 'Giovanni, ma è vero che in casa tua sei tu

a lavare i piatti?'

'Sì! Lavo i piatti, pulisco i pavimenti, i vetri, le

piastrelle, tutto.'

'E tua moglie?'

'No, lei si lava da sè.'




Dal tabaccaio. 'Scusi, signor tabaccaio, ha delle cambiali?'

'No! Ma se vuole gliene dò una delle mie.'



La moglie al marito: 'Caro cosa ti regalo per il tuo compleanno?'

'Un minuto di silenzio cara.'



Telefonata in Borsa. 'Pronto, novità?'

'Il dollaro scende, il marco e il franco salgono.'

'E la lira?'

'E' in mezzo a una strada che aspetta un passaggio.'



'Bernardini ha fatto una nazionale senza Mazzola e

Rivera, li ha lasciati a casa e cosa fanno?'

'Uno fa carosello e l'altro lo guarda!'


Este vorba despre Flavia Cosma, o doamna in adevaratul sens al cuvantului. O doamna pe care imi este greu sa o prezint si in fata careia multi trebuie sa plecam capul in semn de respect.

A o prezenta pe Flavia Cosma este mai mult decat o onoare pentru orice tanar jurnalist chiar si calit de literele asternute, mai intai pe hartie, mai apoi pe-o tastatura rece, timp de peste 10 ani. Am sa prezint doar cateva cuvinte . poeta, scriitoare si traducatoare romana stabilita in Canada de aproximativ 30 de ani, director al Scolii Internationale a Scriitorilor si Artistilor de la Val David, Quebec, Canada. A publicat peste 20 de volume si este recunoscuta scriitoare in Canada si in Romania. Aceasta este activitatea Flaviei Cosma, care adreseaza RoMedia mesajul "dati-mi voie sǎ multumesc redactiei pentru oportunitatea de a aduce la cunostinta publicului un eveniment cultural care poate interesa scriitorii si artistii de origine romanǎ de pretutindeni."


A ne cere sa publicam cateva cuvinte despre Scoala Internationala a Scriitorilor si Artistilor nu poate fi decat o onoare. O onoare care mi se ofera in a sprijini acest "megalo ergo" cum spun obisnuiesc sa spuna grecii. Alaturi de asta insa sta si dorinta RoMedia de a sprijini orice activitate ori initiativa de a pastra viu tot ce inseamna roman si romaneste oriunde s-ar afla. Asadar indiferent de unde ne vor fi trimise astfel de materiale si initiative nu putem sa fim indiferenti fata de munca unor oameni care departe de tara duc mai departe limba, cultura ori traditiile romanesti.


Va multumim pentru ocazia, pentru sprijinul si intelegerea oferite doamna Flavia Cosma si va transmitem imbratisarea noastra calda, chiar si pe cale electronica.

Maine, amanunte despre Scoala Internationala a Scriitorilor si Artistilor, de la Val David.

Ana Tutuianu









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